L’eclettico Palazzo Berri Meregalli e la Vittoria di Adolfo Wildt
Le meraviglie di questo edificio storico di Milano non sono tutte all’esterno, anzi
Nei mille e più punti d’interesse che rendono Milano una città magica da visitare e tutta camminando col naso all’insù si trova un palazzo di notevole interesse: Palazzo Berri Meregalli.
Eretto tra il 1911 e il 1914 per conto degli imprenditori Nebo Berri e Innocente Meregalli
Ubicato in via dei Cappuccini al civico 8 è uno dei massimi esempi dello stile eclettico di Giulio Ulisse Arata e considerato di fatto un suo capolavoro .
Il Palazzo Berri-Meregalli è stato progettato unendo sapientemente diversi stili architettonici, vi convivono esoterismo Gotico, romanico e stile Liberty (con putti scolpiti, affreschi, ferri battuti di Angelo Mazzucotelli).
Questo mix di forme e di periodi storici dà a questo edificio un’atmosfera misteriosa e indecifrabile: gli archi della facciata, le pietre,le logge ricalcano perfettamente lo stile romanico ma accanto a questi ultimi alcuni gargoyle tipicamente gotici si affacciano dall’alto.
Il senso di macabro e di grottesco comunicato da questi mostri di pietra è mitigato però da alcuni mosaici in stile Liberty che li circondano.
Le meraviglie di questo edificio storico di Milano non sono tutte all’esterno, anzi.
All’interno il Palazzo combina vari stili: nell’atrio oltre alla meravigliosa pavimentazione dai toni accesi è possibile ammirare il rustico mattone contrapposto agli sfarzosi mosaici, di Angiolo D’Andrea e Adamo Rimoldi, che decorano i soffitti.
A conferire un ulteriore aura di magia a questa bellezza nascosta di Milano c’è la “Vittoria” di Adolfo Wildt.
La scultura in marmo ritrae la testa di una donna con un velo e un paio di ali, fu progettata e scolpita tra il 1918 e il 1919 per celebrale la fine della prima guerra mondiale.
Elena Pontiggia ha scritto di quest’opera: “[…] così Wildt, subito dopo la fine della guerra, anziché identificare la Vittoria con una creatura alata, secondo l’iconografia classica, la identifica solo con un volto e un’ala senza corpo, a simboleggiarne la dimensione spirituale, tutta risolta nella spinta ideale e nel grido”.
Parte integrante della scultura è anche l’asta cilindrica, circondata da una corona di fiamme e alzata su un’ara cubica.
Il palazzo è ancora in uso come residenza privata al cui interno sono stati ricavati alcuni appartamenti di lusso. E forse non tutti sono a conoscenza che il palazzo rispecchia un angolo della Barcellona catalana in pieno centro a Milano.