Ortica chiesa dei SS Faustino e Giovita

Il misterioso graffito all’Ortica ritrovato nella chiesa dei SS. Faustino e Giovita

Non è una mappa del tesoro!

Alla scoperta del misterioso graffito  all’Ortica, ritrovato all’interno della chiesa dei SS. Faustino e Giovita.

Ci troviamo in una  piccola chiesa medioevale, custode anche di un prezioso affresco che rappresenta la Vergine con il Bambino in grembo che i fedeli chiamano “Madonna delle Grazie” , qui troviamo anche il misterioso graffito…

Proprio dietro all’affresco della Madonna, che risalirebbe al XIII  o forse al XII secolo,rimosso per un restauro, è stato trovato un antico graffito che non è una mappa del tesoro, come può sembrare ad una prima occhiata, ma  avvalora le origini agricole della zona.

Il misterioso graffito dell'Ortica

Riconosciuta in quel testo la scrittura carolina, introdotta ai tempi di Carlo Magno e piena di abbreviazioni, il testo si rivelò essere una preghiera che riguardava gli abitanti di Porta Renza, esiliati in questa zona dall’imperatore Federico Barbarossa, che nel 1162 aveva raso al suolo Milano. E sembra proprio che la costruzione di questa chiesa, ampiamente fuori città all’epoca, sia legata a questo evento.

Il graffito indica la pescosità del Lambro (l’anguilla che esce dalla bocca dell’uomo) le possibilità di caccia (le anatre) e di agricoltura (il fiume in alto a sinistra che scende dai Monti della Valsassina e bagna i campi della Brianza)

La porta disegnata in basso a destra è porta Renza e indica la speranza di poter rientrare presto nella città, ritorno che avvenne  nel  1183, in seguito alla pace di Costanza,quando il Barbarossa fu costretto a riconoscere l’autonomia di Milano.

Tornando alla chiesa, questa rappresenta un vero e proprio tesoro nascosto dell’arte e della storia di Milano, che ben pochi conoscono.

Esternamente l’edificio è molto semplice e pressoché privo di decorazioni (non sono visibili foto, perché al momento della visita completamente nascosto da ponteggi). Gli interni sono invece riccamente decorati con affreschi del sedicesimo secolo, sia per quanto riguarda la navata, sia per quanto riguarda la piccola sagrestia.

Gli affreschi in quest’ultima sono attribuibili ad un anonimo maestro seguace della lezione di Leonardo da Vinci.

Se volete scoprire tutto sul quartiere Ortica, dove la sua storia è dipinta sui muri, questo è il link:  “Ortica museo a cielo aperto”