Il duomo di Milano e le porte che non ci sono

Il Duomo di Milano e le porte che non ci sono

Questa differenza, tra i lati che fiancheggiano il Duomo, ha una ragione storica abbastanza curiosa

Il Duomo di Milano e le porte che non ci sono.

Sul lato del Duomo che fronteggia la Rinascente e i portici di Vittorio Emanuele non ci sono porte, mentre dall’altro lato si può entrare. Avevate notato la stranezza?

Questa differenza ha una ragione storica abbastanza curiosa.

Alla fine del 1300 il cantiere del Duomo impiegava la bellezza di 3.500 scalpellini che lavoravano il marmo utilizzato per la costruzione.

Il marmo proveniva da Candoglia, un paese che si trova a circa cento chilometri da Milano, e da lì arrivavano anche questi operai specializzati, che quindi dovevano essere alloggiati in città.

A questo scopo furono costruite dietro l’abside della cattedrale centinaia di casupole e in poco tempo la zona si trasformò in un vero e proprio quartiere, chiamato il “quartiere dei marmorini”, attraversato da un labirinto inestricabile di viuzze. Ma di lì dovevano passare gli ortolani milanesi provenienti dal verziere per arrivare al sagrato del Duomo, dove allestivano le bancarelle di frutta e verdura. Per loro quel tragitto era diventato un incubo, paragonabile ai peggiori ingorghi del traffico che ci affliggono oggi nelle ore di punta. Avevano quindi preso l’abitudine di evitare l’ostacolo attraversando con gli asini carichi di merce le navate della cattedrale, benchè le autorità lo avessero ripetutamente vietato per rispetto alla sacralità dell’edificio.

Dato che a niente erano serviti i richiami e le diffide, San Carlo prese la decisione drastica di murare le porte da quel lato per impedire l’indecoroso viavai.

E quelle porte non sono state mai più riaperte.

Vi è piaciuta come curiosità? Ne conoscete altre? Scrivetemelo nei commenti

Io vi do appuntamneto alla prossima….intanto se volete leggere altre stranezze di Milano vi suggerisco di “passeggiare” nella sezione curiosità

C.