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Halloween a Milano tra curiosità e leggende: Ghost tour

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Ghost tour di Halloween a Milano tra curiosità e leggende.  Nella notte più oscura dell’anno, quando le ombre si allungano e il velo tra i mondi si dirada, sveliamo i segreti più cupi di Milano.

Benvenuti in un’avventura spaventosa attraverso i luoghi più infestati della città, dove le leggende si mescolano con la realtà, e i fantasmi dell’antica Milano si risvegliano per raccontare le loro storie.

Halloween a Milano tra curiosità e leggende: le storie

1) Castello Sforzesco⁣ – Il Palcoscenico delle Anime Perdute

Il Castello Sforzesco, un’imponente fortezza medievale nel cuore di Milano, è una tana di misteri e orrori. Qui si consumarono gli intrighi più torbidi, gli omicidi più crudi e i tradimenti più vili.

Se guardate all’esterno del castello potrete scovare Bianca Scappardone Visconti: la donna venne decapitata dopo aver istigato un suo amante ad assassinarne un altro. L’assassino come pegno di amore regalò a Bianca un’anfora contenente il sangue della vittima, e tutt’ora capita di vederla mentre beve il sangue dall’anfora…⁣

Sul ponte di uscita verso parco Sempione troviamo Ludovico il Moro che scappa con i suoi gioielli stretti nelle mani.⁣

Accanto alla fontanella dei leoni troviamo Bianca Sforza che intreccia ghirlande nuziali fatte di rovi, a memento della sua morte avvenuta durante la prima notte di nozze con Galeazzo Sanverino.⁣

Nel portico dell’elefante invece Isabella di Aragona corre concitata alla ricerca delle fiale di veleno che le permetteranno di sterminare gli Sforza.⁣

Affacciata alla finestra è possibile scorgere infine Beatrice d’Este che muore dissanguata dopo aver dato alla luce il proprio bambino esanime.⁣

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2) Parco Sempione – L’Amore Fatale

Nel buio cuore di Parco Sempione, una misteriosa dama velata si aggira con una storia di amore folle.
Coloro che l’hanno incontrata dall’Ottocento ad oggi sono rimasti ossessionati da lei, vittime di un amore folle.
Passeggiando nel parco di sera, se sarete fortunati (o sfortunati?), vi ritroverete a seguirla tra i viali fino a quando verrete condotti davanti al cancello di una grande villa.
La dama vi condurrà all’interno dove, accompagnati da melodie ipnotiche, vi accompagnerà fino alla camera da letto.
Qui inizierà a spogliarsi, e finalmente vi concederà di sollevare il velo sul viso, tenuto sempre nascosto… Ma appena lo farete l’orrore vi assalirà e vi spingerà a scappare il più veloce possibile: non scorderete mai il teschio con le orbite vuote che vi fissano a pochi centimetri dal volto

3) Piazza Duomo – Il Fantasma Della Sposa Scomparsa

Si dice che quando due novelli sposi si fotografano sul sagrato del Duomo di Milano, alle loro spalle, compaia una misteriosa figura vestita di nero.⁣⁣
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Si tratta del fantasma di una certa Carlina, una giovane originaria di Schignano, vicino a Como, che in un freddo giorno di ottobre si sposò con il suo Renzino.⁣⁣
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Giunti in piazza del Duomo i giovani decisero di salire sulle terrazze per ammirare e venerare la Madonnina, ma le spettrali figure marmoree di diavoli, mostri e draghi che adornavano le guglie terrorizzarono la giovane a tal punto che all’improvviso lasciò la mano del neo marito e iniziò a correre all’impazzata fra statue e doccioni⁣⁣
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Disorientata e nel panico imboccò una direzione sbagliata e cadde nel vuoto. Renzino la vide precipitare fino a sparire, avvolta dalla nebbia. Il corpo di Carlina non fu mai ritrovato.⁣⁣  Il mistero e la tristezza aleggia come un’ombra su questo luogo sacro.
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4) Palazzo Imbonati e l’antica maledizione⁣⁣

La fama di Palazzo Imbonati in quanto luogo infestato dai fantasmi era ben nota già nell’Ottocento: Thomas de Quincey volle passare qui la notte per prendere l’ispirazione necessaria a scrivere il romanzo “Suspiria de Profundis”, in cui raccontò poi dei demoni che lo avevano tormentato.⁣⁣
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La storia di Palazzo Imbonati narra di una maledizione antica, lanciata per rabbia dalla giovane figlia degli Imbonati verso i suoi congiunti e la sua casa prima di lasciare il palazzo: la ragazza fu costretta a farsi monaca a causa degli interessi familiari.
Da quella sera le notti in quel palazzo diventarono un incubo: rumori sinistri, strisciare di catene, figure luminescenti e fluttuanti che attraversavano i saloni. Fino a che un terribile incendio distrusse il palazzo.
Anni dopo un discendente della famiglia fece restaurare il palazzo per ospitarci l’Accademia dei Trasformati, un’associazione artistico filosofica… Ma la maledizione si ripresentò, irremovibile, con spettri, rumori e luminescenze, osservabili ancora oggi.

5) Pinacoteca Ambrosiana⁣⁣ – Lucrezia Borgia e  la sua ciocca maledetta

Se c’è una famiglia che non ha bisogno di presentazioni, è quella dei Borgia, protagonista di vicende losche e inquietanti che hanno sconvolto l’Italia durante il Rinascimento.⁣⁣
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Lucrezia Borgia, figlia di Papa Alessandro VI, dopo i due matrimoni precedenti viene data in moglie ad Alfonso d’Este, signore di Ferrara.⁣⁣
Proprio in questa città la donna conobbe il poeta Pietro Bembo: con lui strinse un’intensa e appassionata corrispondenza epistolare, tra le cui lettere è stata trovata poi una ciocca dei biondi capelli di Lucrezia, probabilmente un pegno d’amore verso lo scrittore.⁣⁣
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In molti sono rimasti ammaliati dalla bellezza della ciocca, tra cui Lord Byron e Gustave Flaubert, e dopo l’ interesse scatenato da Gabriele d’Annunzio, la ciocca fu posta in una teca di vetro all’interno della Pinacoteca Ambrosiana.

Qui si aggira lo spirito di Lucrezia Borgia, in cerca della teca: durante la notte dei morti la nobildonna estrae la ciocca che le apparteneva, la lava e la pettina. Per questo motivo si è conservata ancora così morbida e lucida.⁣⁣
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Ti sta piacendo Halloween a Milano tra curiosità e leggende? Bene, allora continuiamo con le ultime 5 curiosità.

6) Corso Monforte –  Le Ombre dei Catari Bruciati

Vi trovate dalle parti di corso Monforte e all’improvviso notate delle figure indistinte: lentamente, mentre procedono verso di voi, queste figure assumono le sembianze di donne e camminano in una triste e disperata processione. Di chi si tratta? Sono le mogli e le figlie dei Catari bruciati in un immenso rogo proprio in questa via. La storia narra che nel 1028 l’Arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano venne a conoscenza della comunità dei Catari, movimento religioso di ispirazione cristiana, che viveva a Monforte, paesino nelle Langhe. Intenzionato a vederci chiaro, l’arcivescovo si recò nel posto e in seguito all’incontro, ordinò di catturare tutti i Catari e portarli a Milano in quanto considerati eretici. Ariberto quindi fece piantare una grande croce da un lato della strada e appiccare un rogo dall’altro lato, costringendo così i Catari a scegliere tra il Credo delle Chiesa Cattolica o la dannazione eterna. Loro scelsero il rogo, vennero bruciati vivi in quella zona di Milano appena fuori le mura che è oggi Corso Monforte, che appunto il nome dal questo triste episodio di persecuzione religiosa.

7) Navigli – La Dama Dosolina

Se siete in zona Navigli potreste vedere sfrecciare una donna in bicicletta: è la Dosolina dei Navigli, anche conosciuta come l’angelo dei bambini.⁣

Dosolina era una bella ragazza originaria di un paese vicino a Sondrio che, innamoratasi di un operaio di passaggio, decise di sposarsi con lui e andare a vivere insieme a Milano. Ben presto però la favola finì e venne fuori la vera natura dell’uomo: obbligava la povera Dosolina a vendersi per mantenere la famiglia.⁣

La donna però un giorno riuscì a scappare e trovò rifugio da un’amica sui Navigli. Con l’arrivo della guerra la giovane iniziò a contrabbandare beni di prima necessità dalla Svizzera a Milano, finché una sera alla sua porta si presentarono due musicisti della Scala che le affidarono il loro neonato per salvarlo dallo sterminio, così nella sua gerla iniziò a trasportare bambini.⁣

Ma una notte di luna piena Dosolina venne raggiunta da un colpo secco di fucile. Si dice che spesso si intraveda un forte bagliore dorato lungo il Naviglio Grande, il Pavese o nel vicolo dei Lavandai: è Dosolina, che cerca bambini da portare con lei nella sua gerla foderata di luna.⁣

8) Via Broletto e Palazzo Carmagnola – L’attesa eterna di Cecilia

A due passi dal Duomo, nella centralissima via Broletto, troviamo Palazzo Carmagnola. Questo edificio fu regalato dal duca di Milano Ludovico il Moro alla sua amante preferita, la bellissima Cecilia Gallerani. Questo nome non vi dice niente? Proviamo così: la Dama con l’Ermellino. Sì, è proprio lei la protagonista del celebre dipinto di Leonardo il quale, insieme al Bramante, si occupò dell’abbellimento del palazzo stesso.
Durante la permanenza di Cecilia, Palazzo Carmagnola divenne un salotto culturale, sede di numerosi incontri letterari con artisti e scrittori. La Gallerani però non smise mai di aspettare con pazienza il suo amato: si dice infatti che di sera, osservando attentamente in alto verso le finestre del Palazzo, si possa scorgere il fantasma della donna affacciato al davanzale, vestito della sola camicia da notte, in un’attesa senza fine dell’uomo che aveva tanto amato.

9) Villa Simonetta – La festa oscura

Si dice che nella Villa Simonetta si possa vedere il fantasma di Celia Simonetta e dei suoi amanti.⁣
⁣Clelia, giovane figlia dei Simonetta, da poco rimasta vedova, faceva chiacchierare tutta la città sulle sue avventure sentimentali, poiché passava le sue giornate saltando da un letto all’altro.⁣

I Simonetta, per non veder ulteriormente infangato il loro nome, la esiliarono in questa isolata villa di campagna dove, speravano, avrebbe calmato i suoi bollori. Ma non fecero i conti con lo spirito inquieto di Clelia che, se prima manteneva un po’ di contegno, qui, isolata dal resto del mondo, poteva dare sfogo ai suoi più turpi piaceri, organizzando sfarzose feste in cui la lussuria era la padrona di casa.⁣
⁣Presto Clelia fu nuovamente sulla bocca di tutti come l’organizzatrice delle feste a cui, anche se non potevano ammetterlo, tutti avrebbero voluto partecipare.⁣
⁣A Villa Simonetta, dopo un’obbligatoria sosta nel bagno turco per lavarsi e purificarsi, si poteva girare per le sale sperimentando i più intensi piaceri che il sesso potesse dare. Clelia poté continuare con la sua vita lussuriosa per diversi anni, finché ben altre accuse non caddero sulla sua testa.⁣

Undici giovani, tra i più belli e prestanti che erano stati invitati alle feste di Villa Simonetta, non avevano mai fatto ritorno a casa. Erano scomparsi nel nulla, come se la villa stessa li avesse inghiottiti.⁣ ⁣Molte ipotesi circolarono sulla sorte di questi undici sventurati.⁣
Secondo alcuni Clelia era una sorta di mantide religiosa, che si accoppiava con gli uomini per poi togliergli la vita.⁣
⁣Secondo altri nei sotterranei della villa si facevano giochi sessuali un po’ troppo spinti, che a volte portavano alla morte dei poveri convenuti.⁣
⁣Secondo altre voci ancora Clelia era una maga e nei sotterranei della villa aveva scoperto un grande segreto, che le avrebbe permesso di animare una sorta di golem fatto con le parti dei cadaveri degli undici sventurati: una sorta di Frankenstein ante litteram. Chissà se la verità verrà mai alla luce…⁣

Milano, la città moderna e vibrante, cela al suo interno oscure e inquietanti storie. Durante la notte di Halloween, quando il velo tra i mondi è sottile, chiunque osi avventurarsi in questi luoghi potrebbe essere testimone di presenze spettrali, rivelando così la faccia oscura della città.

Halloween a Milano tra curiosità e leggende non finisce qui, eccovi 2 bonus!

10) Il fantasma di Piazzale Aquileia

Chi segue milano sui tacchi anche su instagram si ricorderà di lui…. chi non lo conosce trova la sua storia qui: Il fantasma di Carlo Sala

⁣Se ti piace il macabro, non c’è periodo migliore quello di holloween e dei morti per visitare la chiesa di San bernardino alle ossa. La conosci?

Dimmi a te piace la festa di Halloween? Parteciperai ad eventi e feste mood Halloween organizzati a Milano?