Teatro Fossati di Milano

1 curiosità sul Teatro Fossati di Milano

Il teatro senza soffitto

1 curiosità sul Teatro Fossati di Milano: il teatro senza soffitto

In Corso Garibaldi c’è il Teatro Fossati che, per un certo tempo, è stato anche il punto di riferimento del teatro dialettale milanese.

Una curiosità: questo teatro in origine, non aveva il soffitto. Quando il tempo era bello gli spettatori potevano godersi, oltre che lo spettacolo sul palcoscenico, anche quello, immensamente più affascinante, che offriva la volta celeste. Quando invece pioveva, veniva tirato un telone che proteggeva in una qualche maniera il pubblico dalle intemperie!

facciata del teatro Fossati di Milano
A Milano erano chiamate “Compagnij del Teater di Stell” le compagnie girovaghe che recitavano nelle piazze, appunto sotto le stelle bene, al Teatro Fossati, tutte le Compagnie che vi recitavano, pur recitando in teatro, potevano proprio chiamarsi così!

Il 25 aprile del 1859, pochi giorni prima che gli austriaci lasciassero per sempre Milano, proprio a ridosso del vecchio parco denominato Tivoli, nella zona dell’attuale corso Garibaldi, viene aperto un nuovo teatro: è appunto il Teatro Fossati.

Il teatro prende nome dal suo costruttore, certo Carlo Fossati. All’inizio funzionava solo di giorno, con spettacoli pomeridiani, in quanto non possedendo copertura era inadatto per spettacoli serali.

In effetti il teatro, almeno all’inizio, era destinato a spettacoli d’arte varia: giocolieri, ginnasti, pagliacci ecc. Venivano dati anche spettacoli di prosa, con drammi ad effetto molto di moda all’epoca.

Negli intervalli dello spettacolo , il pubblico era intrattenuto da una piccola orchestrina. Il pianista di questa orchestrina somigliava molto al grande statista conte di Cavour per cui non era raro, al calare del sipario, sentire dal loggione una voce che gridava: ”tacca Cavour!”, e l’orchestra partiva.

Quando venne di moda l’Operetta, il teatro Fossati divenne la sede stabile di questa nuova forma di teatro, frequentato da un pubblico popolare, più rumoroso, più istintivo e più spontaneo e sincero nel decretare il successo o la caduta dello spettacolo del momento.

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