chiesa di s.Maria al Paradiso e la pietra rotinda di san Barnaba

Chiesa di Santa Maria al Paradiso

Il più antico reperto conservato in città lo dobbiamo cercare proprio in questa chiesetta

La Chiesa di Santa Maria al Paradiso è una chiesa del 1500 che potrebbe passare facilmente inosservata ma ricca di storia che emana un forte fascino mistico.

La storia di questa chiesa dobbiamo collegarla alle sorti di un’altra chiesa oggi scomparsa, San Dionigi a Porta Orientale.

San Dionigi era una delle quattro basiliche fondate da Sant’Ambrogio situate fuori dalle mura romane di Mediolanum e che furono costruite in luoghi di martirio e su antichi cimiteri.
L’antica chiesa di San Dionigi ebbe una sorte abbastanza travagliata e meno ricca delle altre sue sorelle (Sant’Ambrogio, San Nazaro e San Simpliciano).

Nel 1535 il governatore di Milano dell’epoca, Antonio de Leyva decise di abbattere l’antica e ormai cadente chiesa per far spazio alla costruzione dei nuovi bastioni di difesa della città, le famose mura spagnole.

Così venne eretta una nuova chiesa ma anch’essa avrà vita breve, infatti nel 1770 venne dapprima soppresso il convento e anche la chiesa, mai completata, venne abbattuta definitivamente nel 1783.

Nel frattempo a Porta Vicentina, il 27 giugno 1590, l’Arcivescovo di Milano Gaspare Visconti, diede il via, posando  la prima pietra, alla nascita della chiesa dedicata a Santa Maria al Paradiso, facente parte di un convento dei frati del Terzo Ordine Regolare di San Francesco.

facciata chiesa di S. Maria al Paradiso

La facciata della chiesa di Santa Maria al Paradiso, a seguito di importanti restauri, oggi  presenta l’ordine inferiore, messo in risalto da lesene doriche, due portali laterali a timpano spezzato con teste cherubiche, sormontati da rilievi (Sposalizio della Vergine e Natività) di Ernesto ed Ambrogio Pirovano; il portale centrale, ad architrave, è sormontato da una lunetta, con l’affresco della Sacra Famiglia di Paolo Pivetta (1940) ripreso a mosaico. Ai lati del secondo ordine, due volute terminano con basi cherubiche e statue di Sant’Antonio da Padova e San Giuseppe.

interno della chiesa di S. Maria al Paradiso

L’interno è a navata unica con volta a botte, include otto cappelle laterali intercomunicanti, 4 per lato. Sulla volta a botte della navata vi è un affresco raffigurante l’Assunta originariamente dipinto da Andrea Pellegrini, rifatto da  Porta nel 1737.

Oltre che ammirare gli affreschi presenti, merita attenzione il coro, realizzato a cavallo del Cinquecento e del Seicento, di noce intagliato.

A destra, si trova la prima cappella della Chiesa di Santa Maria al Paradiso, dedicata all’Addolorata, impreziosita da una pala di Gerolamo Chignoli. La terza, sempre a destra, presenta una settecentesca scultura raffigurante una Crocifissione di pregiata fattura.

La quarta è riservata a Sant’Anna e propone una pala realizzata da Francesco Fabbrica.

Nella prima cappella, invece, di sinistra all’interno della Chiesa di Santa Maria al Paradiso, si potrà ammira una tela del Porta, nella seconda, la cappella di Santa Lucia, una tela di Paolo Camillo, mentre la terza, ossia quella dedicata all’Annunciazione, vi è un interessante dipinto risalente al XVI Secolo. L’ultimo vano è la porta attraverso la quale si aveva l’accesso nell’antico convento.

Tra i vari quadri di ottima fattura ammirabili, si ricorda quello realizzato da Camillo Procaccini, nella parte sinistra dell’altare maggiore, raffigurante l’Adorazione dei pastori.

 

Vi saluto con una curiosità!
Nel pavimento a metà navata è collocata una pietra rotonda forata, il più antico reperto conservato in città, una pietra speciale, se volete saperne di più vi rimando alla sezione Milano sui tacchi curiosità! (la pietra di San Barnaba )