Eccomi qui per raccontati 3 curiosità sul Castello Sforzesco di Milano! Forse già le conosci o forse no… fammelo sapere nei commenti!
Le curiosità su questo monumento sono tante, io oggi ho deciso di raccontarti queste, iniziamo!
1° curiosità: la nevera
Quando il Ducato di Milano passa nelle mani dello spagnolo Carlo V il castello, diventato la residenza di una guarnigione, ospitava una “nevera”
Eh sì! Da fonti letterarie si sa che il castello Sforzesco di Milano in quel periodo ospitava una farmacia, un ospedale, una panetteria, due forni e molte botteghe, un’osteria, una “nevera” per conservare il ghiaccio, vasti depositi e ben due chiese. ( Si vede ancora un campanile!)
Le spese per il mantenimento della guarnigione erano a carico dei milanesi: oltre al danno, la beffa.
2° curiosità: Capperi che castello!
Un inaspettato giardino verticale, eh sì, il castello Sforzesco di Milano ospita una affollata colonia di capperi (nome scientifico Capparis Spinosa) che potrebbe fare invidia ai muri di Pantelleria.
Per vedere questo inaspettato giardino verticale e godere (durante l’estate) della bella fioritura color crema-violacea dei capperi, bisogna costeggiare il fossato esterno fino al rivellino di Porta Vercellina, l’antico posto di guardia, rivolto verso piazzale Cadorna.
Da dove sono arrivate le spore del piccolo arbusto mediterraneo la cui presenza è tanto insolita a Milano? Come mai hanno trovato un ambiente tanto favorevole alla loro riproduzione solo qui, in questi pochi metri quadrati, proprio nel centro cittadino?
Una risposta, risultato di una ricerca su internet, è questa:
I semi del cappero, pur essendo appetitosi per molte specie di uccelli, presentano una digestione lenta e laboriosa.
Se, un pennuto migrante fa una grande scorpacciata di semi di cappero prima di volare qui a Nord, può benissimo avvertire la necessità di fare ” i suoi bisogni”, anche dopo parecchie centinaia di chilometri di volo…
Casuale invece il punto di impatto del guano fertile (le mura del Castello) ma le combinazioni di questo luogo (umidità, esposizione alla luce, tipo del terreno, acidità e basicità delle vecchie pietre) si sono rivelate un vitalissimo passe-partout per la crescita e il proliferare di questi piccoli arbusti.
3° curiosità: l’affresco misterioso senza testa del castello Sforzesco di Milano
Davanti alla sala del Tesoro si trova un affresco rovinato, sul quale sono state fatte diverse congetture.
(Si, c’è una sala del Tesoro se non lo sapevi! Vi si accede dal Cortile della Rocchetta, e il tesoro era quello di Ludovico il Moro)
Ma ritorniamo all’affresco, fu attribuito in passato anche a Leonardo Da Vinci, oggi c’è un generale accordo nel riconoscere l’autore nel Bramantino, secondo alcuni il più grande artista lombardo del Rinascimento.
Il personaggio senza testa sarebbe Argo, gigante mitologico dai 100 occhi che non dormiva mai, e quindi poteva difendere il tesoro.
(scelta pessima perché la mitologia non lo descrive come un grande guardiano, dato che Ermes, messaggero degli dei, riuscì a farlo addormentare e a cavargli tutti i 100 occhi…).
A voi trovarlo! Buona caccia al tesoro.
Per oggi è tutto, un arrivederci al prossimo appuntamento, con una passeggiata sulle merlate del Castello!