Basilica di San Vincenzo in Prato, una delle chiese più antiche di Milano chiamata la casa del mago

La Casa del Mago: la chiesa misteriosa (e chimica) nel cuore di Milano

Tra necropoli romane, cripte segrete e vapori alchemici: la straordinaria storia della Basilica di San Vincenzo in Prato, uno dei luoghi più enigmatici e dimenticati di Milano

Una chiesa con la ciminiera: il mistero della “Casa del Mago” a Milano

Nel cuore silenzioso di una zona verde e poco battuta di Milano si nasconde una delle storie più incredibili — e dimenticate — della città. La protagonista è la Basilica di San Vincenzo in Prato, una delle chiese più antiche di Milano, che per oltre un secolo ha vissuto una doppia vita: da luogo sacro a fabbrica chimica. Fu allora che i milanesi iniziarono a chiamarla con un nome evocativo e inquietante: Casa del Mago.

Sulle tracce della necropoli romana

La chiesa sorge in una zona dalla stratificazione storica profondissima. Costruita tra il IX e l’XI secolo, San Vincenzo in Prato fu eretta sui resti di una necropoli romana che si estendeva tra le attuali vie Vercellina e Ticinese. Il nome stesso della basilica — dedicata al martire spagnolo Vincenzo, caro a Sant’Agostino — rivela le sue radici paleocristiane, testimoni di una Milano antichissima.

ritrovamenti archeologici nella Basilica di San Vincenzo a Milano

Durante i restauri ottocenteschi sono emersi importanti reperti archeologici: olle cinerarie, lapidi, capitelli e transenne marmoree, che oggi si possono osservare lungo il fianco sinistro della chiesa. Sono frammenti di un passato remoto che sopravvive, silenzioso, nella pietra.

Un tesoro d’arte nascosto dietro il mattone

All’apparenza semplice e austera, con la sua facciata in nudo mattone, la basilica custodisce un interno sorprendente. Le tre navate sono sostenute da alte colonne con capitelli ornamentali romani, ricchi di fogliami e simboli spesso dimenticati. Nel XV secolo, la famiglia degli Zavattari — celebri per aver decorato la Cappella di Teodolinda nel Duomo di Monza — lavorò alla decorazione dell’abside.

Sotto l’altare maggiore si apre una rara cripta romanica — una delle poche sopravvissute a Milano — destinata alla sepoltura dei martiri. E ancora più in profondità si trova un antico pozzo, le cui acque erano un tempo ritenute miracolose.

cripta della basilica di San Vincenzo in Prato a Milano

Quando la chiesa divenne… una fabbrica chimica

La vera svolta nella storia della Casa del Mago avvenne alla fine del Settecento, quando le leggi napoleoniche imposero la soppressione delle funzioni religiose in molte chiese. San Vincenzo in Prato venne così adibita a magazzino militare, stalla e caserma. Ma il colpo di scena arrivò nel primo decennio dell’Ottocento: la chiesa fu acquistata da un privato, Francesco Bossi, che vi impiantò una fabbrica di acidi.

Sì, una fabbrica chimica dentro una chiesa.

La zona, allora periferica e immersa nei prati, sembrava ideale per un’industria scomoda e inquinante. E infatti quella che un tempo era la navata centrale divenne il cuore di un laboratorio chimico. Il campanile fu sostituito da una ciminiera, e da ogni finestra uscivano fumi, vapori e odori sgradevoli.

Per questo motivo, i milanesi iniziarono a chiamare la basilica “Casa del Mago”, un luogo oscuro, impenetrabile, dove accadevano cose misteriose. Il soprannome si diffuse anche grazie ad alcune inquietanti acqueforti di Luigi Conconi, artista e incisore della Scapigliatura, che immortalò l’edificio trasformato e minaccioso.

La casa del mago: Il restauro e il ritorno all’origine

La fabbrica rimase attiva per quasi tutto l’Ottocento, danneggiando seriamente la struttura e distruggendo gran parte delle decorazioni pittoriche. Solo alla fine del secolo, grazie a un restauro in stile neoromanico, San Vincenzo in Prato poté tornare alla sua forma originaria.

Oggi la chiesa è di nuovo visitabile, ma resta uno dei luoghi più enigmatici di Milano. Un luogo dove convivono archeologia, arte, religione e industria, in un mix che affascina chi ama scoprire il lato nascosto della città.

 

 Ti piacerebbe scoprire altri luoghi misteriosi come questo?

Lascia un commento o condividi l’articolo con chi ama la Milano inedita!

Continua a seguire il blog per scoprire  altri luoghi e storie di Milano e unisciti agli appassionati di Milano della pagina Instagram di @milanosuitacchi, ogni settimana scoprirai curiosità affascinanti e inedite sulla città.