la pietra dei falliti una gogna di altri tempi in Piazza Mercanti

La pietra dei falliti, una gogna di altri tempi in piazza Mercanti!⁣

Milano curiosa e insolita: la pietra dei falliti, una gogna di altri tempi!⁣

Ne avete sentito parlare? ⁣

Nella vecchia Piazza Mercanti erano aperti sei varchi che conducevano in città. Questi varchi erano detti Voltoni.⁣
Ora ne esiste uno solo, quello di san Michele al Gallo che conduce in via Orefici. ⁣

I Voltoni andati persi erano:

Voltone dei Pesci: verso Porta Orientale⁣
Voltone del Podestà: verso Porta Romana⁣
Volta Ferrea: verso Porta Nuova⁣
Voltone dei Fustagnari: verso porta Comasina⁣

I cinque Voltoni venivano aperti al mattino e chiusi la sera.⁣
Il sesto voltone, quello delle Carceri, non veniva di fatto mai aperto.⁣

A proposito di carceri bisogna dire che qui accanto, precisamente in via Orefici, c’era la prigione detta della “Malastalla”. Il nome è tutto un programma e bene descrive la condizione di questa istituzione che accoglieva, in massima parte, detenuti per reati finanziari: debitori, bancarottieri finanzieri insolventi, falliti eccetera. ⁣
La pietra dei falliti in Piazza Mercanti
Prima però di venir tradotti in prigione, questi condannati dovevano sottoporsi ad una specie di gogna pubblica: proprio in piazza Mercanti. Dove ora c’è il pozzo cinquecentesco, una volta era posta una grossa pietra nera, questa era la gogna dei falliti.⁣

La persona riconosciuta debitrice o fallita, (la sentenza veniva letta dalla “Parlera”, ossia dal balcone della Loggia degli Osii – edificio di fronte al Palazzo della Ragione – dal giudice che contemporaneamente metteva all’asta i beni del fallito) doveva salire sulla pietra, con i pantaloni calati, e sbattere più volte, sulla pietra stessa, le natiche nude.⁣

E’ per questa ragione che ancora oggi a Milano, quando una persona fallisce oppure si trova in guai finanziari, si dice che: ”L’è andaa a sbatt i ciapp in su la preja”.⁣

Vi  do appuntamento al prossimo racconto e come sempre vi ricordo di seguire il tag #racconti se volete scoprire altre storie milanesi!